DI MARIO PIAZZA
Lo dico fin da ora
Qualunque sarà il risultato dell’incontro con Trump non darò a Giorgia Meloni né colpe né meriti ma una cosa posso dirla prima che avvenga: Politicamente si tratta di un azzardo che richiede quel tipo di coraggio che confina con l’incoscienza e con la stupidità. E’ come abbracciare un coccodrillo puntando sulla simpatia, o provare a convincere uno scaldabagno, o riporre fiducia in un cobra.
Se Giorgia incapperà in un momento fortunato in cui il bipolarismo di Trump penderà verso il lato conciliante potrà ricavarne un successo personale che non cambierà di una virgola i destini dell’Europa, se invece il momento sarà problematico rischierà di essere presa a calci, speriamo solo metaforici, come è accaduto a Zelensky.
La seconda che ho detto
Se dovessi scommettere punterei sulla seconda ipotesi. Il pagliaccio americano è pieno di rabbia impotente verso la Cina, non ci sarebbe nulla di strano se sfogasse la frustrazione verso un nemico più alla sua portata come l’Europa. In quel caso sarei pronto ad applaudire la Meloni se si alzasse dalla poltrona e col suo miglior accento romanesco se ne andasse dicendo “Ma vai a ca*are, imbecille!”
Insomma, se fossi suo amico consiglierei vivamente a Giorgia di darsi malata.
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Mario Piazza