Ultim’ora dalla sala Ovale della White House Meloni con il padrone dei dazi

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

La Meloni alla Casa Bianca a rapporto dal “padrone dei dazi” 

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Meloni risponde in italiano a una domanda sull’Ucraina. Trump non si fida e chiede la traduzione, Meloni è in imbarazzo, si passa la mano sulla fronte e subito dopo interrompe l’interprete e, parlando in inglese, si rivolge direttamente a Trump per non rischiare di perdere il suo proverbiale equilibrismo. Non si capisce cosa pensa della Russia, cosa dell’Ucraina, cerca di adeguarsi senza strisciare ma non ce la fa. Parla di pace giusta, cioè? Non si sa mai ricordiamo tutti che era lei, fino a qualche giorno fa, a offrire a Zelensky “l’incrollabile sostegno”.
Per il resto, sta lì ad ascoltare Trump che rivendica i mega incassi per gli USA generati dai dazi e che annuncia nuovi accordi con tutti, Cina compresa. E pensare che Meloni aveva fatto partire la gran cassa dei media contro la Cina!
Trump, alla fine, porge i suoi complimenti alla Prima Ministra italiana, la lusinga così almeno può portare a casa qualcosa che non sia un nulla condito di forte imbarazzo. Naturalmente, non una parola italiana di condanna per il genocidio del popolo palestinese. Figuriamoci!
Credetemi, della conferenza stampa di Meloni e Trump, mi è rimasta solo tanta amarezza perché riguarda la reputazione del mio Paese guidato da tanta pochezza.
Vi suggerisco di guardarla per farvi una vostra libera opinione, i media non saranno oggettivi.
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Barbara Lezzi