DI GUIDO SARACENI
Notizie degli ultimi giorni:
In provincia di Treviso un branco di quindicenni ha mandato all’ospedale un compagno di scuola che ne aveva denunciato le vessazioni ai danni di un altro ragazzo, mentre in provincia di Lecce cinque ragazzi hanno accerchiato e malmenato un disabile, rompendogli una costola.
I giovani di oggi
Non mi piacciono gli pseudo-intellettuali che riempiono la dispensa criticando aspramente le nuove generazioni e i giovani d’oggi. Ripetono spesso che i ragazzi di oggi sono più cattivi e violenti di quanto non fossero ieri. Mi sembra che abbiano dimenticato il terrorismo degli anni ‘80, i disordini degli anni ‘70, le giovani generazioni convintamente fasciste e hitleriane della metà del ‘900…
Il fatto è che l’uomo sa essere cattivo e violento, a qualsiasi età, in qualsiasi modo e per qualsiasi motivo – da sempre.
Una novità, però, nel comportamento dei ragazzi di oggi c’è
Noi, quando facevamo qualcosa di sbagliato, ci adoperavamo in tutti i modi per evitare che i grandi lo scoprissero. Loro hanno come prima e fondamentale preoccupazione quella di filmare e condividere.
Più o meno consapevolmente, infliggono una pena ulteriore alla vittima, mortificandone la dignità. Si gettano in pasto agli inquirenti, fornendo prove chiarissime ed inequivocabili delle loro malefatte.
Qui, in questa ansia di mostrare e condividere, c’è un discrimine interessante. Un punto di riflessione che merita di essere analizzato e compreso.
Andando oltre i giudizi sommari, i facili schematismi e le chiacchiere da bar.
19.4.2025
Laudator Temporis Acti
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Prof. Guido Saraceni, dal suo Blog personale