Cento vergini per Trump

DI PAOLO DI MIZIO

 

LE LETTERE – Rubrica di Paolo Di Mizio dal giornale LA NOTIZIA –

Dal viaggio in America la Meloni è emersa come una leader mondiale. L’Europa ci ringrazierà perché Trump verrà a Roma a discutere di dazi con l’Ue.
Walter Bellini
via Facebook

Gentile lettore,

è serio o sta scherzando? Spero sia ironia. Provo a farle uno schemino.

La “leader mondiale” in 30 minuti di colloquio ha regalato a Trump: 8 miliardi di spesa da quest’anno per le armi (di cui gran parte andrà all’America); 10 miliardi di investimenti in Usa, che saranno sottratti agli investimenti in Italia; un numero imprecisato di miliardi per aumentare gli acquisti di gas americano (che costa il triplo del gas russo); e ha rinunciato agli incassi della web tax.

Per tutti quei soldi anch’io avrei detto “Giorgia is fantastic”. Trump non ha dato nulla in cambio, nemmeno un 1% di sconto sui dazi. Meno male che Meloni è una leader mondiale, sennò avrebbe dovuto portargli anche cento vergini.

Quanto al summit Usa-Ue a Roma, non è detto. Trump ha accettato il bilaterale “di cortesia” Italia-Usa ma non si è impegnato per l’Ue. Del resto l’Europa non gradirebbe la sede di Roma anziché quella istituzionale di Bruxelles perché sarebbe una diminutio, e peraltro l’incontro sarà probabilmente negato da Trump, che finora non ha voluto ricevere Ursula a Washington. E c’è un precedente: il 26 febbraio scorso alle ore 15 Kaja Kallas aveva un appuntamento col Segretario di Stato Rubio. Ebbene, era già a Washington quando alle 11 di mattina Rubio le mandò a dire che non poteva riceverla per “sopraggiunti impegni” né poteva fissarle un altro appuntamento. Uno sgarbo diplomatico mai visto prima.

Ne tragga le conclusioni che crede.

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Paolo Di Mizio 

Dalla redazione del giornale

23 Aprile 2025