DI BARBARA LEZZI
Sonora bocciatura
Ursula von der Leyen, colei che è stata rivoluta ardentemente e rivotata dalle nostre leader Meloni e Schlein, colei che “coraggiosamente” ha tentato di terrorizzare gli europei per far ingoiare loro il suo piano di riarmo da 800 mld, colei che ha dichiarato di voler raccogliere e fare sua l’eredità di Papa Francesco (campionessa di menzogne e ipocrisia), colei che ha scavalcato in nome di un’urgenza inesistente il Parlamento europeo per indebitarne i cittadini al fine di acquistare armi, è stata sonoramente bocciata dal JURI (commissione giuridica del Parlamento europeo).
La Commissione ha votato contro all’unanimità
Tutti i componenti della commissione JURI hanno votato contro la decisione dell’“indispensabile” Ursula di bypassare il Parlamento per ottenere il via libera al riarmo miliardario. La commissione ha sentenziato molto chiaramente che non esiste alcuna minaccia imminente che possa giustificare una simile decisione. Pensate, persino il PPE ha votato contro la Presidente.
E ora?
Vedremo, Ursula potrebbe ignorare la commissione e tirare dritto oppure scegliere un metodo democratico e lasciare che il Parlamento si esprima. Se questo accadesse, avremo modo di verificare se i nostri sfidanti rappresentanti cadrebbero nuovamente nell’ambiguità come fatto ultimamente quando da una parte hanno detto sì al riarmo e dall’altra hanno sfilato contro il riarmo.
Dimissioni? Difficile
Una cosa è certa: la von der Leyen dovrebbe dimettersi immediatamente invece, temo, inizierà il giro delle sette chiese in cerca di nuovi appoggi politici che, purtroppo, potrebbe trovare e si dimostrerebbe che il voto nella commissione JURI è stato solo un avviso lanciato da affamati parlamentari che temono di non vedere soddisfatti i propri personalissimi appetiti.
.
Barbara Lezzi