25 Aprile

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Sobrio: contenuto, continente, controllato, equilibrato, misurato, moderato, morigerato, parco, regolato, temperato.

Secondo Giorgia Meloni in occasione della ricorrenza più importante della Repubblica dopo la morte del papa dovremmo vivere un 25 Aprile sobrio.
Onestamente non s’è mai vista la festa della liberazione vissuta come il carnevale di Venezia o il gay pride. E sempre stata una festa “sobria” perché non è come Natale o capodanno.
25 Aprile sobrio non ha alcun significato, non c’è logica in tale affermazione.

L’ennesimo strafalcione istituzionale

La premier si è prodotta nell’ennesimo strafalcione istituzionale perché la morte del Papa, capo dello stato vaticano che con tutta la buona volontà non è Italia e ha leggi proprie, almeno in uno stato autenticamente laico e non confessionale, e a meno di non essere ultrabigotti o avere qualcosa da farsi perdonare, come se fingere commozione garantisse il paradiso mentre si ignorano bambini dilaniati nella striscia di Gaza, non dovrebbe inficiare il alcun modo le ricorrenze che festeggiano la Repubblica. Ancor più se queste sono legate al crollo della dittatura fascista.

Mille scuse per sminuire l’evento fondatore della Repubblica antifascista

Certo se si è fascisti dentro ma non si ha il coraggio di ammetterlo, si trovano mille scuse per inficiare i pilastri simbolici della nostra Repubblica democratica.
La questione è più prosaica e si ripresenta ogni anno. Il Cdx di Meloni e Salvini non ha mai digerito il 25 Aprile e ha provato e definirlo con accezioni disparate pur di minimizzarne la portata concettuale.

Festa divisiva

25 Aprile festa divisiva per esempio è una chiara ammissione di quanto la cultura fascista infici quella democratica. 25 Aprile divisivo rispetto a cosa? A chi non riconosce la liberazione dalla dittatura e rosica per la morte di un iper coglione storico quale Benito Mussolini. Diversamente 25 Aprile divisivo “sto cacchio” abbiate pazienza.
Il post sarebbe terminato ma non prima di essermi scusato per il linguaggio sboccato dell’ultima riga. Ma prima ancora mi scuso, si fa per dire, con tutti gli utenti della pagina che mi considerano fissato col fascismo ché è un tema troppo piddino e sporca la mia reputazione. Sono così mortificato, non potete immaginare…“Lasciamo al Pd i diritti civili” mi disse una tizia che vantava la sua appartenenza al Movimento di Giuseppe Conte e bla bla bla…

Ebbene andiamo al punto

Il 25 Aprile è l’occasione per ricordare ai mentecatti respingenti che con certe osservazioni rovinano i progressi del Movimento 5 Stelle. Coloro che riescono a fare osservazioni tanto imbecilli hanno sbagliato forza politica e dovrebbero autoesiliarsi, andare altrove, dove venga apprezzata la loro forma mentis ultramicroscopica. La libertà è un diritto civile sacro e inviolabile raggiunto il giorno benedetto in cui si gridò che la dittatura era stata sconfitta al prezzo di decine migliaia di morti. Il diritto al lavoro, a una vita dignitosa, alla salute, sono diritti civili enunciati nella Costituzione e non si lasciano al Pd o ad altri perché non esiste forza politica che possa alienarsi dai diritti civili. Ovviamente lo si capisce se si è intelligenti.
E’ tutto.
Buon 25 aprile.
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Gioacchino Musumeci