25 Aprile – Appende striscione antifascista e viene identificata dalla polizia per due volte

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Questa la sobrietà “raccomandata” dal governo…

A tutti coloro che si annoiano quando si tocca il tema fascismo in Italia e scrollano le spalle, raccomando di guardare le riprese delle forze dell’ordine che identificano una persona colpevole di aver appeso nella facciata del palazzo di proprietà uno striscione antifascista. https://www.msn.com/…/appende-uno…/vi-AA1DClTA…

Un messaggio chiaro

Ad Ascoli oggi 25 Aprile festa della liberazione una “libera” cittadina è stata sottoposta per ben due volte a identificazione per aver appeso uno striscione antifascista nel palazzo di proprietà, roba da regime autoritario. La persona sottoposta al controllo, bontà sua, ha mantenuto la calma, fosse capitata a me una cosa del genere avrei voluto sapere nome e cognome degli agenti e preteso di conoscere dettagliatamente il perché dell’identificazione, “normale controllo sto cacchio”, “normale controllo” raccontatelo ai vostri amichetti.
Chi si è prestato a questa schifezza, e a tante altre simili, si dovrebbero vergognare. Ciò che si vede nel video non è un controllo di routine, non si può controllare un cittadino perché appende uno striscione contro la dittatura fascista. E la ragione dell’identificazione è proprio lo striscione. Dato che l’identificazione si è verificata due volte nello stesso giorno e per lo stesso motivo debbo concludere che l’antifascismo dichiarato espone ai controlli della polizia.

Un evidente abuso di potere

Nel video è documentato un abuso di potere, un’ intimidazione da parte di forze dell’ordine a cui è stato ordinato di operare controlli secondo una logica piuttosto oscura, aggiungerei nera, proprio com’ é nero il colore del fascismo che ci mettono sotto il naso lentamente ma costantemente, con un apparato propagandistico imponente e il supporto di intellettuali e giornalisti deputati a orientare i cittadini con continue rivisitazioni storiche. E nel frattempo il governo dei “padroni” d’Italia concepisce norme restrittive e illiberali.

E non è ancora tutto…

Ma la delusione maggiore è che dall’altra parte della barricata intellettuali, accademici, giornalisti e cittadini, non hanno il coraggio necessario per sottolineare la deriva fascistoide in cui il paese è precipitato da quando Giorgia Meloni si è insediata al governo. Magari riusciranno a lamentarsi quando saranno identificati per un post social antifascista o quando la polizia entrerà nelle redazioni di giornali i cui titoli sono troppo antifascisti.
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Gioacchino Musumeci