Adesso tutti abbiamo il dovere di fare di più

DI PIERO GURRIERI

REDAZIONE

 

Franciscus riposa da ieri in Santa Maria Maggiore, ai piedi della Salus populi romani, che aveva visitato più di cento volte, per affidarle tutte le piaghe del mondo.

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È stato l’unico leader del pianeta che in questi anni si è impegnato per la Pace

e se fosse servito, lo avrebbe girato tutto a piedi, a costo di lacerare del tutto quelle sue scarpe consunte che, ai funerali, solo i poveri indossano. Lo ha fatto in sincerità di cuore, senza riguardo per i potenti. “Una pazzia l’aumento degli investimenti per le armi: mi sono vergognato” disse tre anni fa, puntando l’indice sui Governi, compreso quello italiano, che avevano annunciato l’intenzione di aumentare le spese militari. Circa 12 miliardi di euro in più, erano allora – niente rispetto ad adesso – mentre tante persone non riescono neppure a mangiare, i ponti crollano, le strade franano, le scuole sono abbandonate, la sanità pure.

Accanto a un’umanità senza punti di riferimento

Francesco, quasi non ti reggevi in piedi, e ora lo sappiamo, ma ci sei stato sempre, accanto a un’umanità senza punti di riferimento, perché, come dicesti il 27 marzo 2021 in quella piazza surreale, nessuno può salvarsi da solo, abbiamo bisogno gli uni dell’aiuto degli altri e perché “la vera risposta non sono altre armi ma un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie, il sacrificio di milioni di caduti e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli. Abbiamo preferito sopprimere vite e accumulare armi, dimenticando che siamo custodi del nostro prossimo”.
Grazie, Papa Francesco, per questo, per avere parlato senza riguardi a molti di quelli che, ieri, erano tutti davanti alla tua umile bara, con le pagine del Vangelo aperte da un vento improvviso, che cominciavano a parlarsi.

Quelli che hanno innalzato muri e lager

Non so come siano riusciti a venirti a salutare quelli che hanno costruito muri e lager, ridotto i mari in cimiteri, affamato poveri, distrutto il pianeta, ignorato i diritti dei popoli, promosso e permesso guerre con milioni di morti. Ma, poi, penso che Tu avessi calcolato tutto, perché, non riuscendo a farti ascoltare in vita, ci fosse per costoro un’ultima chiamata, anche da morto, e preferisco credere che una forza misteriosa può sempre piegare, sol che sia ascoltata, la durezza dei cuori, e che il mondo non ti ha perso perché ci sei accanto, a pregare perché così sia, per la pace.

E adesso che abbiamo il dovere di fare di più

E ricordati di farlo anche per me, per tutti noi, perché, ora che Tu fisicamente non ci sei più, abbiamo il dovere di fare di più, e di meglio, cominciando da adesso, perché non abbiamo più scuse, e qualcuno ha dimostrato che si può, dando esempio.
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Piero Gurrieri tra la gente
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