DI GUIDO SARACENI
Dongo (Como)
100 neofascisti, vestiti di nero e con le teste rasate, si sono riuniti nel luogo in cui i partigiani catturarono il duce, per celebrarne la ingloriosa memoria, con tanto di rituale paramilitare e braccia tese.
Questo accade pubblicamente, in Italia, 80 anni dopo la Liberazione.
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Mentre nella città di Ascoli sono apparsi indecorosi striscioni minatori contro la panettiera che aveva osato celebrare la Liberazione – e che era stata per questo prontamente identificata dalle forze dell’ordine.
Mentre il Comune di Orbetello ha multato i partigiani dell’ANPI per aver occupato abusivamente il suolo pubblico – ovvero per aver disobbedito allo stesso Comune ed aver osato celebrare in un parco la Festa della Liberazione.
Non solo neofascisti e partigiani vengono messi sullo stesso piano, ma ho come l’impressione che “qualcuno” consideri legittima la manifestazione di Dongo e illegittime quelle di Ascoli e Orbetello.
Aggiungete a tutto questo che il governo ha “consentito” le manifestazioni per il 25 aprile, a patto che fossero celebrate “con sobrietà”, e capirete che stiamo lentamente sprofondando nell’assurdo.
28.4.2025
Mala Tempora Currunt
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Prof. Guido Saraceni, dal suo blog personale