CANADA. RITROVAMENTO TOMBE DI BAMBINI INDIGENI. I COMUNISTI PUNTANO IL DITO (ANCHE) CONTRO IL GOVERNO

DI LUCA BAGATIN

Sono state di recente scoperte, in Canada, tombe di centinaia di bambini indigeni in siti gestiti dalla Chiesa cattolica.

I bambini indigeni furono strappati alle famiglie, abusati e costretti a convertirsi e a frequentare i collegi cattolici. Costretti ad assimilarsi alla cultura europea.

Il 1 luglio si dovrebbero tenere le celebrazioni per il “Canada Day”, che ricorda l’unificazione delle colonie britanniche canadesi. In questo clima, numerose sono state le richieste di cancellare tale festività.

Fra queste quella del Comitato Esecutivo Centrale del Partito Comunista del Canada, il quale ha fatto presente che “il 1 luglio non è un giorno di celebrazioni”.

In un comunicato, i comunisti canadesi hanno fatto presente come la tragica scoperta di 751 tombe senza nome non sia semplicemente un “capitolo oscuro” nella Storia del Canada, ma anche come “queste istituzioni (Chiesa cattiolica in primis) siano state una parte cruciale della spinta genocida suprematista bianca per assimilare i popoli indigeni, distruggendo lingue, pratiche culturali e credenze spirituali”.

Nel comunicato si punta il dito anche contro il goveno del Canada attuale: “Lo Stato canadese imperialista di oggi ha le sue origini nel sequestro coloniale delle terre indigene e nello sfruttamento capitalista della classe operaia, portando vaste ricchezze a una manciata di milionari e miliardari”.

E si conclude con un affondo contro il Primo Ministro liberale Trudeau, reo di “spendere miliardi per sostenere l’industria dei combustibili fossili, per i cacciabombardieri e altre armi da guerra”.

Il Partito Comunista del Canada, infine, esprime le sue più sentite condoglianze a tutti i popoli indigeni, per tutto ciò che hanno subito e continuano a subire anche dall’attuale Stato canadese.

Luca Bagatin

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