DI MICHELE PIRAS
Sono passati vent’anni e avevamo ragione noi.
I ragazzi e le ragazze di quel Movimento soffocato nel sangue in quelle giornate di Genova.
Avevamo ragione sui costi sociali del neoliberismo.
Avevamo ragione sui cambiamenti climatici e sull’abuso devastante e il saccheggio del territorio.
Avevamo ragione noi a denunciare la sostanziale assenza di democrazia dei luoghi decisionali.
Avevamo ragione noi a chiedere Pace e disarmo, mentre il Pianeta veniva di nuovo sconvolto da guerre e devastazione.
Avevamo ragione noi a ribellarci, a occupare le piazze, a rivendicare partecipazione e protagonismo.
Avevamo ragione noi a dire che le giornate di Genova furono una macelleria premeditata, di sangue, manganelli, abusi e fanatismo.
A credere nella possibilità di un altro Mondo, a lavorare per una forza politica nuova, fresca, che ne rappresentasse le ragioni.
Ci hanno logorato e poi ci hanno sconfitti.
Ma il nostro cuore e la nostra intelligenza è ancora lì, a pulsare per le stesse ragioni.
E ogni volta che a vent’anni di distanza ci accorgiamo nuovamente di aver avuto ragione, torna la rabbia, la passione, il sangue nelle vene.
Disertammo, disubbidimmo, amammo.
E avevamo ragione.
Noi.