DI LIDANO GRASSUCCI
Una cosa di buono Coletta l’ha fatta tolto il nome “A.Mussolini” ai giardinetti. Giardinetti che di quel nome non ne avevano0 bisogno perché il nome già lo avevano “giardinetti”.
A. Mussolini era poi ipocrita, si sa i fascisti non sono proprio ardimentosi, infatti non era intitolata al “capo” ma al fratello che Latina neanche l’aveva vista essendo morto nel dicembre del ’31.
Ora Claudio Durigon di cui condivido etnia e pure podere tira fuori di togliere l’intitolazione a Falcone e Borsellino per tornare a Mussolini, ma non Benito ma Arnaldo richiamando radici della città.
Informo tutti i nostalgici che oltre a essere morto non è stato una esclusiva di cui vantarsi a Latina, ma è stato il Duce (mi fa schifo solo scriverlo) di tutti gli italiani, per 20 anni.
A Latina meno perché è nata nel ’32 e il dittatore è morto nel ’45. 13 anni davanti ai novante che contate non sono manco le piantine del vivaio rispetto ai pomodori maturi. Non sono niente.
Tengo a precisare che il Duce, che secondo voi avrebbe fondato Latina (l’altro nome non lo scrivo per schifio evidente) si è preoccupato di dichiarare guerra a 44 stati diversi, a perderla, e i vincenti Latina l’hanno rasa al suolo. Qui il creatore ha ucciso la sua creatura.
Dice ma perché stati così incazzato? Primo perché sono antifascista, secondo e non secondo perché in quei bombardamenti donati dal Duce c’è morto (piazza del Quadrato) mio nonno, poco più che trentenne lasciando 5 figlie femmine, il corpo mai trovato. Si chiamava Graziano Bergamin.
Un cimitero al massimo gli potete intitolare, e basta co sto fascismo. Ve lo ribadisco, il fascismo è finito nel ’43, e il vostro capo ucciso con giustizia nel ’45.
Basta, con Mussolini. Anche Durigon se ne faccia una ragione anche perché lui è sottosegretario di questa Repubblica che è antifascista