LE TRAGICHE PROFEZIE DI GIUSEPPE FAVA

DI GIANFRANCO MICALI

Ieri ho visto su Raiplay il film “Prima che la notte” incentrato sulla figura del giornalista e scrittore Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio 1984 .

Un film bellissimo e pur passato inosservato, in quanto nascosto ai più per ovvie ragioni. Prima fra tutte la sua costante e terribile attualità, racchiusa nell’intervista che lui rilasciò a Enzo Biagi poco prima di essere trucidato dai killer inviati da Nitto Santapaola e da altri mandanti, molto più importanti, mai però identificati.

Queste le sue significative parole: “I mafiosi sono in ben altri luoghi, e in ben altre assemblee, i mafiosi stanno in parlamento, i mafiosi a volte sono ministri, sono banchieri. I mafiosi in questo momento sono ai vertici della nazione. Se non si chiarisce questo equivoco di fondo che non si può definire mafioso il piccolo delinquente che arriva e ti impone la taglia sulla tua piccola attività…Il problema della mafia è molto più tragico e più importante. E’ un problema di vertice della gestione della nazione, e rischia di portare l’Italia al decadimento e alla rovina. Nella mafia moderna non ci sono padrini, ma grandi vecchi, i quali si servono della mafia per accrescere le loro ricchezze”