DI LUCA BAGATIN
Si è aperto a Croydon, a sud di Londra, il 21 agosto, presso la Ruskin House, il 50esimo Congresso della Young Communist League (YCL), ovvero la Lega dei Giovani Comunisti che fa riferimento al Partito Comunista Britannico, il cui Segretario Generale è il gallese Robert Griffiths.
Il Segretario Generale della YCL, Johnnie Hunter, ha – con queste parole – salutato i delegati al Congresso:
“Il nostro Congresso si riunisce in un momento in cui la posta in gioco per la nostra classe e per l’umanità non potrebbe essere più alta. (…) Crediamo in una società veramente democratica. Una società controllata da lavoratori. Una società che opera non solo nell’interesse della classe operaia britannica, ma anche del nostro pianeta e di tutta l’umanità.
Rifiutiamo l’inganno e l’edificio abilmente costruito che è la democrazia borghese in Gran Bretagna nel 2021. Una democrazia solo di nome, in cui tutto il potere politico è esercitato da banchieri, finanzieri e dai loro servitori nell’interesse del capitale finanziario. Un Paese dove la voce dei giovani, dei lavoratori e delle nostre comunità è soffocata dall’avidità e dal potere che il denaro può facilmente acquistare. (…)
In questa lotta dobbiamo incarnare ed esemplificare gli ideali della democrazia della classe operaia, che lottiamo per realizzare. All’interno della nostra stessa organizzazione, all’interno della Lega, dobbiamo favorire le ambizioni democratiche della nostra classe. La nostra stessa organizzazione deve ergersi come un faro, popolare e incorruttibile.
Questo è il contesto per il quale il nostro Congresso è così essenziale. Ci organizziamo secondo il principio leninista del Centralismo Democratico. Senza democrazia questa sarebbe poco più che una gestione burocratica.
È compito di questo Congresso, costituito dai delegati dei nostri rami provenienti da tutta la Gran Bretagna, decidere le politiche e le priorità della Lega per i prossimi due anni. Questo non è un compito da poco nell’attuale situazione nazionale e internazionale caotica e pressante. Come delegati non dovete sottovalutare non solo la portata, ma anche l’importanza fondamentale, del compito che ci attende. (…)
Qui in Gran Bretagna ci troviamo di fronte a un compito particolarmente difficile. La Gran Bretagna rimane uno dei maggiori centri dell’imperialismo. Il nostro Paese svolge un ruolo fondamentale nel mantenere le catene del sistema imperialista. (…)
Il potere scoraggiante dello Stato britannico deve essere distrutto e sarà distrutto. In tal modo inaugureremo una vittoria non solo per i lavoratori in Gran Bretagna, ma per i popoli oppressi ovunque. Lungi dallo scoraggiarci, la difficoltà del nostro compito e l’importanza del nostro compito ci spronano a una maggiore dedizione alla lotta. Sappiamo che un colpo decisivo per i lavoratori della Gran Bretagna sarà un colpo mortale contro l’imperialismo globale. (…)
I prossimi due anni saranno fondamentali, non solo per ricostruire la nostra organizzazione, ma anche per lottare per la nostra classe. Questo Congresso è incaricato di determinare come adempiremo al nostro ruolo storicamente essenziale. (…).
I giovani comunisti britannici celebrano, peraltro, i 100 anni della fondazione della loro organizzazione, costituitasi nel 1921, a Birmingham.
Luca Bagatin