DI CLAUDIO KHALED SER
Roberto Calderoli, senatore della Lega, auspica che l’Italia segua l’esempio egiziano nel punire la violenza sulle Donne.
Il “senatore” citando la sentenza di un presunto e non identificato “tribunale egiziano” che avrebbe comminato la pena di morte a tre ragazzi responsabili di stupro nei confronti di una ragazza, si chiede perché l’Italia non prende esempio da quella Giustizia.
Esimio,
non prendiamo esempio perché Noi siamo un Paese Civile.
La invito a consultare la Treccani sul termine “civile”.
Mi permetto di sottolineare che TUTTE le mie fonti non conoscono il caso da lei citato.
Quindi é pura invenzione, tesa a strappare qualche consenso alle Donne Italiane, garantendo loro la più becera forma di violenza su chi di violenza si macchia.
La invito a rivedere il suo concetto di Giustizia quando parla dell’Egitto.
Se c’é un Paese dove essa NON esiste é proprio quello.
Non perdero’ il mio tempo prezioso a ricordarle che il regime dittatoriale, nonché criminale, di Al Sissi, ha arrestato e chiuso nelle galere anche e solo coloro che la pensano diversamente da lui.
Mi limito a confermarle che, secondo il mio pensiero, la pena di morte é l’atto più vigliacco che uno Stato, in virtù del suo Potere, puo’ compiere contro un suo cittadino.
Tutti noi, Esimio, davanti ad un crimine abbiamo reazioni di pancia ed auspichiamo che Giustizia venga fatta, anche in modo crudele.
Ma noi, al contrario di lei, possediamo un cervello e sbollito lo sdegno ci limitiamo ad invocare una galera a pane e acqua.
Mi pare che negli ultimi tempi, qualcosa di strano viaggi nell’aria.
Una sorta di “stultus virum” che colpisce persone col cervello già debilitato da altre faccende.
Mi riferisco alle esternazioni di Bocelli, di Boldi, di Montesano, di Bosé…….ed ora della sua.
Vi prego, Signori (si fa per dire), continuate a prendere le medicine, restituite il cellulare agli infermieri e riposate rispettando gli orari dell’Istituto.
Non se ne puo’ più di queste opinabili opinioni !