IMPRESSIONI DI SETTEMBRE

DI MASSIMO RIBAUDO

Siamo al CROCEVIA.
Abbiamo due opzioni, due possibili strade da intraprendere.
Anzi, due modi di fare.

Un modello è continuare a fare come questi ultimi venti anni.
Polarizzati, divisi e odiosamente litigiosi su tutto.
Dalle tasse al colore della camicia, dalla musica alla ricetta della carbonara.

I giornalisti, i social, ci vogliono così. L’odio e la divisione creano click commenti e audience.
E allora via alla nuova guerra civile tra Conte e Salvini, Letta contro Meloni, fasci contro “i comunisti” (i primi esistono, i secondi no).

Risultato? Entro venti anni faremo la fine dell’Afghanistan, se non peggio.

Oppure possiamo prendere un esempio. Le ragazze e i ragazzi delle PARAOLIMPIADI.
Accettiamo di avere qualche “diversa abilità”, ma soprattutto concentriamoci sul risultato da ottenere.
E il risultato è SALVARE economicamente, civilmente, culturalmente il CONTINENTE EUROPEO e migliorare le condizioni di vita dei suoi cittadini.
Gli americani penseranno agli Usa, i russi alla Russia, i cinesi alla Cina. Semplice.
Noi siamo invece disabili. Non sappiamo pensare a un destino comune coi francesi, tedeschi e spagnoli. Non sanno farlo neppure loro, sia chiaro.

Ci muoviamo goffi e scoordinati nella storia mondiale.

L’umiltà, la forza e la voglia di sacrificio degli atleti delle paraolimpiadi sarebbero un modello da seguire.

Non siamo i migliori del mondo. L’Europa è fragile e con molti handicap. Non siamo i migliori su robotica, farmaceutica, informatica. Non creiamo arte da tantissimo tempo. Siamo popolazioni anziane e sfiduciate.

Ci vuole un sentimento di impegno e serietà comune.
Da adesso.
Solo così ce la faremo.