DI CRISTINA PEROZZI
La mattina del 4 settembre 1957, alla Harding High, liceo esclusivo di Charlotte nella Carolina del Nord c’è la cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno scolastico.
Dorothy Counts è la prima ragazza di colore a essere ammessa all’istituto, ma viene accolta con risatine, commenti, sputi, lancio di sassi e rifiuti vari. Lungo il viale che conduce all’ingresso della scuola, viene accerchiata dalla.folla ed niziano i primi insulti.
La moglie di John Z. Warlick, capo del Consiglio dei cittadini bianchi di Charlotte, incita i presenti. “Non fatela avvicinare alla scuola, fermatela”. Poi si rivolge alle studentesse: “Sputatele addosso ragazze, forza, sputate”. Douglas Martin, un fotografo, coglie questo momento e con questa foto vincerà il World Press Photo of the Year del ’57. Il padre dopo quattro giorni decide di ritirarla dalla scuola e con una conferenza stampa spiega la sua scelta.
“È con compassione per la nostra patria e per l’amore di nostra figlia Dorothy che abbiamo preso la decisione di non farle più frequentare la Harding. Pensavamo di poterle farle frequentare la scuola, ma purtroppo lì non è protetta, né dagli insulti né da gesti di violenza fisica, come invece ci era stato garantito dalla scuola stessa”.
In Pennsylvania Dorothy prosegue gli studi fino a laurearsi e nel 2008 la Harding High School le conferisce un diploma ad honorem mentre nel 2010 riceve le pubbliche scuse di un uomo che la insultò in quel primo giorno di liceo. Intervistata Dorothy racconta. “La Harding ha cambiato la mia vita, certo.
Ma l’ha cambiata in positivo perché, dopo quel che mi è successo, ho promesso a me stessa di impegnarmi affinché ciò non accadesse ad altri ragazzi”. Oggi Dorothy ripete le parole che le disse suo padre quel 4 settembre e che lei tiene sempre a mente in ogni circostanza. “Ricorda tutto quello che ti è stato insegnato. Affronta le avversità a testa alta. Non sei inferiore a nessuno”.