QUANTO SONO FATICOSI I RAPPORTI SUI SOCIAL

DI MIRIAM TERZANOTA



I rapporti di coppia sono ormai formati da lui, lei, l’altro…e per altro non si intende l’amante di turno ma lo smartphone che di amanti può contenerne anche 3 o 4 contemporaneamente.

“Amore, io non ho nulla da nascondere!”
E poi: password alfanumerico con simboli egizi, pin, puk, pop, rock, riconoscimento facciale dopo l’applicazione di 15 filtri e 6 interventi chirurgici (Berlusconi questo passaggio lo ha evitato), codice di sicurezza tramite pizzino, codice penale, codice civile, codice da Vinci, codice Morse…il tutto coperto da segreto di Stato perché fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.

Entri in casa.
Disattivi le notifiche, come Tom Cruise in “Mission Impossible” mentre cerca di disinnescare una bomba, per evitare di saltare in aria al primo squillo.
Telefono rigorosamente all’ingiù.
Cena.
Divano.
Ormai i divani non dovrebbero essere più con la penisola. Bisognerebbe chiedere agli artigiani della qualità la creazione di arcipelaghi, dove ognuno possa continuare a farsi i fatti propri.

“Amore, guardiamo un film?”.
La scelta del film implica lo stesso tempo che serve a Sorrentino per girarlo.
Trascorsi due minuti, ognuno si ritrova con lo sguardo sullo smartphone.

Ed ecco arrivare il primo messaggio a lui.
Andrea calcetto.
Secondo messaggio.
Giulio calcetto.
Terzo messaggio.
Sofio calcetto.
E così via.
Lui che ha il fiatone anche quando passa dal tavolo della cucina al divano, vuol fare credere che gioca più partite di Cristiano Ronaldo.

Messaggi a lei.
Corriere Amazon.
Corriere Zalando.
Corrire Yoox.
Ma chi sei, una donna o un centro di smistamento pacchi?

E vogliamo parlare di quanto abbia influito sull’apparato digerente di ognuno, l’avvento degli smartphone?
Il tempo trascorso in bagno è aumentato proporzionalmente all’aumento dei gb.

Il film è finito.
Titoli di coda.
Si chiudono le conversazioni su messenger, si risponde ai commenti sull’ultimo selfie, che lei ha postato su Instagram, di devoti corteggiatori di Photoshop.
Lui non dimentica di cuorare anche lo scopino del cesso che sembra respiri.
Si spegne la tv, si spengono gli smartphone e si ritorna a non essere più single ma persone che hanno una relazione a distanza sullo stesso divano.