DI CLAUDIA SABA
Valeria Campagna (capogruppo LBC): “Zaccheo e i giovani: solo slogan elettorali. Con LBC e Damiano Coletta sindaco abbiamo creato da zero un rapporto che non c’era mai stato”
“Diffidate dalle imitazioni: è quel che mi sento di dire ai giovani di Latina”, ci ricorda Valeria Campagna, capogruppo di Latina Bene Comune in consiglio comunale e candidata LBC per Damiano Coletta sindaco.
“Adesso che siamo in campagna elettorale -dice-persino Zaccheo, che non ha mai ascoltato nessuno, si accorge che esistiamo. Quando ha governato, per ben due mandati, ignorava i giovani e spendeva una fortuna per eventi sporadici, che in città non hanno lasciato altro che debiti…”
E stupisce molto questo intervento della candidata Valeria Campagna, che fino ad oggi poco ci ha edotto delle sue grandi proposte e “vittorie”.
Stupisce perché in 5 anni di lei abbiamo conosciuto molto poco.
E perché in cinque anni, con lei, di giovani abbiamo sentito parlare pochissimo se non, appunto, per slogan e promesse che mai si sono realizzate.
Così come poco abbiamo visto i vari esponenti di Lbc dare voce alle richieste dei cittadini.
Alcuni persino querelati quando, esausti, hanno deciso di dire la loro.
Eh già.
Perchè questa amministrazione che tanto si vanta di “legalità”, quando è stata attaccata su argomenti scomodi e di dominio pubblico, invece di dialogare, ha querelato.
In pratica ha cercato di mettere bavagli.
Adesso tutta la città li sta vedendo all’opera.
In una campagna elettorale fatta di frasi fatte, troppo spesso offensive nei confronti degli altri candidati.
Mai visti esponenti di LBC mettersi tanto in mostra come adesso, a 10 giorni dal voto.
Persone quasi invisibili e poco empatiche che finalmente hanno un volto e una voce.
Duole constatare, che “il loro secondo tempo fatto di legalità”, come si autoproclamano i sostenitori dell’attuale sindaco, sindaco compreso, invece di parlare di programmi, di progetti, di futuro, preferiscono concentrarsi sulla denigrazione altrui.
Su azioni che loro stessi mettono in atto da mesi tra manifestazioni, eventi e confronti con i cittadini solo a scopo di propaganda elettorale.
Che, non finirò mai di ricordare, per cinque anni sono stati messi all’angolo e appellati come “ignoranti e superficiali”.
Insomma, ancora una volta si parla dei difetti altrui senza ricordare i propri.
Si guarda la pagliuzza che è nell’occhio altrui senza accorgersi della trave che sta nel proprio.
Facile parlare dei difetti degli altri senza ricordarsi mai dei propri.
Allora viene naturale chiedersi come si fa ancora a credere che il secondo tempo sarà migliore del primo.
Come si fa a pensare che dal 6 ottobre, se di nuovo eletti, i signori di LBC non si chiuderanno di nuovo nelle loro stanze ignorando completamente le istanze dei cittadini, anche di quelli “cattivi” solo perché non vorrebbero mai un secondo tempo che si profila già degno del primo.
Di retorica, frasi fatte e slogan elettorali improduttivi sciorinate da questa amministrazione uscente e suoi seguaci, siamo veramente stanchi.
E chissà…
Forse qualcuno attaccherà gli scarpini al chiodo e non riuscirà a giocare il secondo tempo…