DI CLAUDIA SABA
Se siamo a questo punto, se ci ammazzano anche dopo aver denunciato più volte, facciamoci pure qualche domanda.
E troveremo le risposte.
Di seguito, una lettera arrivata in redazione da una vittima di violenza, sul reale interesse che le nostre denunce trovano presso alcuni individui “impiegati” nelle forze dell’ordine.
Tengo a ribadire che fortunatamente carabinieri e polizia non sono quello che il soggetto in questione rappresenta.
Ma è necessario informare, è necessario denunciare situazioni che deturpano il vero valore di chi invece svolge bene il proprio dovere.
La superficialità, l’omertà e l’ignoranza, uccidono più di ogni altra arma.
Da Francesca di Latina
“Ieri pomeriggio ho chiamato i carabinieri dicendogli che il mio ex compagno mi stava venendo ad ammazza de botte la risposta del carabiniere che non ha voluto dirmi il suo nome è stata quando arriva e inizia a menarti chiamaci. A quel punto mi sono arrabbiata e lui che fa ?
Mi riattacca il telefono in faccia poi da lì chiamo la polizia mi risponde una donna poliziotto gli spiego cosa mi ha fatto il carabiniere e mi fa “adesso ci parlo io con quello e vedrai che dopo che ci ho parlato ti ascolta”.
Infatti è così che è andata.
Devo dire grazie mille a quella poliziotta e dire a quel carabiniere sei un uomo di xxxxx. Voi siete quelli che ci dovrebbero proteggere.
Che schifo i carabinieri di latina. Aspettiamo che succeda un’altra volta quello che è successo alla moglie del carabiniere che l’ha quasi uccisa che ucciso le proprie figlie per muovervi?
Se non avete voglia di proteggere le persone statevene a casa perché certa gente come quell’essere di carabiniere si fa carabiniere solo per il potere e allora io devo avere paura più di voi carabinieri che della delinquenza.
Che delusione che sono i Carabinieri di Latina”.
Francesca