OMICIDIO SERENA MOLLICONE: CARMINE BELLI, COLPEVOLE D’ INNOCENZA

DI NICODEMO GENTILE

Oggi un’ amica importante, sensibile e affidabile, mi ha chiamato per informarmi delle crescenti difficoltà di salute e di vita di Carmine Belli.

Il ” mostro di Arce” , finisce in carcere per 17 mesi da innocente e dovrà attendere tre gradi di giudizio per sentire che non era lui l’assassino di Serena. La morte della studentessa di Arce è indissolubilmente legata alla vicenda personale, umana e giudiziaria di Carmine, arrestato e poi rimesso in libertà: assolto in tutti i gradi di giudizio.

Riascoltato in procura e ora testimone nel processo a carico dell’ex maresciallo Franco Mottola, del figlio Marco, della moglie Anna Maria e dei due carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano, tutti imputati, a vario titolo, nel processo per la morte di Serena che, per la Procura, sarebbe avvenuto in caserma: “Mi hanno ascoltato decine di volte, ho subito perquisizioni, poi mi misero le manette. Avevo paura, ce l’ho ancora oggi e ne avrò per sempre”, racconta il 18 giugno dinanzi la Corte di Cassino.

La sua colpa aver detto per primo di aver visto Serena.

In aula il peso delle sue parole è enorme: “interrogatori in cui ti facevano il lavaggio del cervello, volevi solo andare via. Una volta mi tennero dalle 14 alle 6 di mattina a Frosinone, poi mi dissero di tornare a piedi”.

Questa vicenda, complessa, dolorosa e tortuosa, oltre la tragedia di Serena, ha generato anche altri disastri umani: il suicidio di SANTINO TUZI, la morte del nostro EROE NORMALE GUGLIEMO MOLLICONE, il processo a CARMINE BELLI.

Carmine Belli è sicuramente una “vittima viva” di questo cold case, tanto che nelle ultime udienze del processo di Cassino, testimoni qualificati, hanno parlato di un vero e proprio depistaggio a carico del carrozziere.

L’ uomo ormai sempre più solo, fragile, malato ed isolato, non ha avuto ristoro da uno Stato che lo ha duramente e ingiustamente schiaffeggiato: “Ho accettato di sostenere, insieme ad Angela Nicoletti, giornalista di razza e donna di gran cuore, le ragioni di Carmine, vedremo se riusciremo a dargli aiuto tecnico e sostegno morale”.

Tanta tristezza, tanta amarezza, per questa vittima senza Giustizia.