Bilancio tragico del ciclone che si è abbattuto sulla provincia di Catania, sul capoluogo etneo e su buona parte della Sicilia.
Un uomo di 53 anni è morto ieri a Gravina di Catania, annegato in un fiume in piena. La vittima sarebbe scesa dall’auto invasa dall’acqua e sarebbe stata travolta.
Lunedì era stato ritrovato il corpo senza vita di un uomo di 67 anni, a Scordia.
Ancora dispersa la moglie.
I forti acquazzoni hanno trasformato le piazze e le strade di Catania in autentici laghi: l’acqua ha inondato tutta la città e le automobili sono sommerse.
Sott’acqua tutto il centro di Catania: in particolare Piazza Duomo, via Etnea e lo storico mercato della Pescheria.
Il capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, sarà questo mercoledì mattina a Catania per una riunione in Prefettura con le autorità territoriali e le strutture operative riunite nel centro coordinamento soccorsi.
Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha dichiarato: “Non uscite di casa, scuole chiuse e anche tutti i negozi che vendono beni non essenziali resteranno chiusi”.
Chiusi fino a giovedì compreso anche gli uffici della Regione Sicilia a Catania e in provincia. L’ha disposto il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci.
La situazione è stata ulteriormente aggravata da un blackout elettrico in tutta la città.
Permane lo stato di allerta per possibili nuovi fenomeni meteo estremi.
Secondo i geologi, su Catania sono caduti 265 millimetri di pioggia in due giorni, un terzo delle precipitazione complessive in un anno nel territorio catanese.
Questa ondata di maltempo dovrebbe continuare, in Sicilia per tutta la settimana.