DI GIANFRANCO ISETTA
Cercare di rendere la vita appetibile limitandosi ad osservare il mondo e le cose, contemplandolo, ma attivamente. Senza alcuna pretesa di spiegarlo o di comprenderne il senso che FORSE non c’è.
Con leggerezza e ironia, anche e più che mai, davanti alla prospettiva del possibile (ma non certo ?) termine.
Perché la vita è comunque digeribile nel suo mistero che affascina, nel non conoscere quel che attendiamo, nell’esistere senza dover sapere necessariamente il perché, come la poesia che
…viene come la neve
inaspettata .. quasi sospesa
colmandomi di grazia
estranea al senso delle cose
… viene leggera
senza alcun bisogno …
come primavera
Con i miei testi cerco appunto di dire queste cose, senza la pretesa di imporre un punto di vista ma soltanto per proporre una visione, una possibilità peraltro infarcita di FORSE, sapendo che, comunque, la realtà è imprendibile e, appunto forse, si può solo immaginare di percepirla in quel grande gioco di inganni che intercorre tra i nostri sensi e la nostra mente.
E questo è il bello, per(bacco)!