I DUE LEADERINI OSSESSIONATI DAL MOVIMENTO 5 STELLE

DI MAURO COLTORTI
Ieri Matteo Renzi su La Stampa ha offeso pesantemente l’ex premier nonché presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, dandogli in pratica del coniglio, asserendo che Conte sia affetto da una proverbiale mancanza di coraggio perché ha detto no alla corsa per le suppletive circa il seggio di Gualtieri alla Camera.
Renzi che parla di coraggio… lui! L’accoltellatore seriale.. alle spalle ovviamente! Lui che è sul libro paga del principe ereditiero dell’Arabia Saudita Bin Salaman, principale indiziato come mandante dell’omicidio Kashoggi! Lui che viene pagato fior di quattrini per tenere conferenze all’estero mentre Conte va in tour nelle piazze, tra la gente ad ascoltare la voce delle persone senza avere uno stipendio da parlamentare. Conte, oltre al sostegno del Movimento avrebbe ricevuto anche il sostegno del Pd. Calenda, aveva subito sibilato “farò di tutto perché quel seggio non vada a Conte” mentre Renzi sempre nell’intervista di oggi ammette candidamente di andare “fiero di aver fatto fuori Conte” testuale.
Conte non ha accettato perché vuole dedicare tutte le sue energie al Movimento.
Renzi e Calenda guardano al mondo degli ex azzurri per la formazione di un nuovo partito di centro destra a cominciare da Coraggio Italia di Toti con cui i renziani sono in trattativa per la costituzione di una federazione in parlamento in vista dell’elezione del presidente della repubblica. I due vorrebbero in tutti i modi di isolare e distruggere il Movimento 5 Stelle. In parlamento ha buoni numeri per l’elezione del Capo dello Stato.
La verità è che il Movimento fa ancora paura e che nei sondaggi Giuseppe Conte è ancora altissimo, al secondo posto dopo Draghi, perché gli italiani lo hanno amato e hanno imparato a conoscerlo per la sua serietà e responsabilità nella prima ora terribile della pandemia, nei decreti sostegni e ristori, nel lavoro incredibile che ha fatto per ottenere senza vincoli il Recovery Fund e il Next Generation Ue, che ci hanno permesso di costruire il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Tutto questo, gli italiani lo sanno e spero che non lo dimentichino. Se in Italia ed in tutta Europa la transizione ecologica è al centro degli obiettivi lo si deve a Conte e all’azione del Movimento 5 Stelle.