DI LIDANO GRASSUCCI
“In fondo la politica non è altro che un certo modo di agitare il popolo prima dell’ uso”.
Charles-Maurice de Talleyrand, principe di Benevento
La quercia cade al gran vento nonostante la sua possanza, la canna no nonostante il suo essere esile. In politica la canna produce governo, la quercia eroi. Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord servì Luigi XVI, la Rivoluzione, Napoleone e pure la restaurazione. Così a Latina tutti cambiano ma, come Talleyrand, sempre per servire del potere. La ricordate la destra dura e pura anticoletta? Ora è duramente e puramente colettista a partire dalla Lega per passare da Forza Italia, senza tacere di Alessio Pagliari che da pretoriano di Zaccheo si ritrova vicino a Coletta.
Ma anche Coletta è mutato: da antipartito è passato a ricucire con i partiti a sinistra prima con i 5 stelle poi, poi (pian, piano) è diventato anche un poco di Destra. Non Draghi ma un “draghetto”.
Lealismo governativo, Enrico Di Navarra, andò a messa per Parigi in fondo cosa è per Coletta farsi un poco autonomista e non disdegnare Berlusconi. Tutto previsto, tutto nella natura di questo mondo che muta, tranne il rigore di prima.
La biblioteca è ancora chiusa, ma i vecchi libri tornano e il nuovo è dimenticato. In questi giorni si segnano due fini: quella della destra che a Latina torna ad essere la palude (in senso di posizione nelle assemblee rivoluzionarie francesi) e i sanculotti indossano le culottes di raso e si fanno bonapartisti.
Per farla ancora francese: i vandeani si so fatti parigini, i giacobini clericali convinti.
Una sola cosa non si capisce: ma per far cosa. Ma questi sono dettagli.
Nella foto Napoleone e Talleyrand
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