DI LUCIANO RAGNO
E’ già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Una residenza assistenziale in Sicilia. Ospita 17 uomini e 6 donne, dai 25 ai 63 anni. Tutti vivono nell’angoscia e nella solitudine: sono affetti da disturbi psichici o fisici.
Dici: una Società civile non lascia mai soli gli ultimi. Li affida a una onlus. Un bel gesto, la onlus non ha scopi di lucro. Unico dovere: assistere amorevolmente chi è in difficoltà.
Dici ancora: finalmente usciamo dall’egoismo.
Apro il quotidiano “La Sicilia”, in prima pagina un articolo proprio sulla residenza da molti elogiata:
” La Guardia di Finanza ha fatto irruzione nella residenza e ha scoperto pazienti con disturbi psichici o fisici sottoposti a sofferenze e umiliazioni. Il personale sanitario e paramedico ricorreva sistematicamente a punizioni con digiuni o percosse, schiaffi e calci. I pazienti talvolta venivano rinchiusi in una stanza, chiamata ‘ relax’, di pochi metri quadrati e senza servizi igienici e lasciati lì giorno e notte”.
Un lager.
Apro “La Repubblica”, edizione di Palermo: ” Nella residenza i soldi sperperati in auto, viaggi e gioielli”.
Peggio di un lager. Sembrava impossibile andare oltre.
Eppure.
__________________________________
L’immagine, diffusa dalla Guardia di Finanza, mostra un disabile rinchiuso nella stanza “relax” della residenza siciliana. Il disabile grida:” Dottoressa, mi faccia uscire. Avevamo detto cinque minuti , i patti si rispettano” ( Fonte : Repubblica Palermo).