ZARA CHIUDE 1200 NEGOZI IN TUTTO IL MONDO

DI IVANA FABRIS

 

E lo so che siete tutti impegnati a rimuginare sulle scaramucce del nostro paese, ma ho appena letto un articolo che in sé è solo descrittivo ma rende bene l’idea, ma penso valga la pena spenderci un paio di pensieri perché suggerisce quelli che saranno gli scenari futuri a livello globale che a me personalmente provocano un certo orrore.

In pratica, Zara chiude 1200 negozi in Italia e nel mondo.
Non solo questo marchio.

Sono davvero innumerevoli i brand che chiudono negozi per vendere solo online. Nomi anche famosissimi, come Burger King, H&M, Mc Donald’s, Guess e persino Levi’s che vende al pubblico dal oltre un secolo e mezzo e tantissimi altri ancora, chiudono i punti vendita e spostano tutto sul web, dando vita a nuovi monopoli, i quali non avranno e confini e contorni definiti e che pertanto difficilmente saranno soggetti a regole e verifiche. E non solo.

Quindi, dopo aver sfruttato come più non si poteva il personale con paghe e contratti da schiavismo, fra non molto produrranno altre migliaia di disoccupati, di famiglie in difficoltà, di persone che a causa delle politiche di un mercato sempre più famelico e feroce, in nome del profitto estremo, distrugge vite umane come fossero vuoti a perdere.

Non solo. Queste sono le scelte che sospingono a normalizzare l’entrata nel Metaverso, ad orientare e irretire la massa verso un universo parallelo che non si può toccare, che è asettico, privo di stimoli sensoriali autentici, verso un mondo, quindi, come quello di Zuckerberg, dove tutto è virtuale, che vuole trasformare la cultura sociale, una cultura di centinaia di migliaia di anni che ha sempre visto l’essere umano come animale sociale e che lo renderà sempre più chiuso, sempre più isolato, sempre più individuo e meno popolo, meno società.

Un mondo che in parte si è già realizzato attraverso i social media e tutto ciò che deleghiamo alla rete, ma anche nella realtà in città come Seul dove l’amministrazione comunale ha chiesto l’ingresso al Metaverso.

Un mondo che ci snatura completamente. Un mondo che arricchirà stratosfericamente chi è già stratosfericamente ricco.
Un mondo che immaginarne tutte le implicazioni, umane, sociali, antropologiche, economiche, a me fa senso solo a pensarlo.