NEL 2021 BALZO DEL PIL A +6,5%, MAI COSI’ POSITIVO DA QUASI MEZZO SECOLO

DI VIRGINIA MURRU

 

Si tratta delle ultime stime sul Pil 2021 diffuse dall’Istat in questi giorni, ed è la conferma che è in corso un trend di crescita molto positivo, quale non si riscontrava dal lontano 1976.

La forte crisi innescata dalla pandemia, che ha portato ad un calo del Pil pari a ben 9% nel 2020, è stata dunque superata in modo eccellente. Solo due Paesi in Europa hanno raggiunto una simile performance nella crescita: oltre all’Italia anche la Spagna, che ha reagito con vigore alle insidie della lunga emergenza sanitaria.

Secondo il Mef, la crescita è stata resa possibile non solo dalla ripresa dell’economia globale, ma anche grazie ai numerosi interventi di sostegno dell’esecutivo diretti ad imprese e famiglie, nonché da una super efficiente (la migliore in Europa) campagna di vaccinazione, e misure di argine all’epidemia Covid-19.

E’ evidente che una pandemia di portata globale, che ha determinato una forte flessione nella crescita ovunque, soprattutto nel corso del primo anno d’insorgenza, non può dissolversi con il suo impatto nel volgere di un anno. Le continue mutazioni del virus, e la recrudescenza dei contagi continuano a rallentare l’attività in importanti settori economici, ed a questo si aggiunge l’aumento fortissimo dei costi energetici, che incidono sul bilancio di imprese e famiglie.

Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, assicura che l’impatto espansivo della politica di bilancio proseguirà anche nell’anno in corso, con gli attesi effetti positivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Certamente il clima di emergenza sanitaria è ancora fortemente limitante per gli interventi nei vari settori dell’economia, così come i fattori di rischio provenienti dal versante internazionale, e tuttavia, secondo il Mef, l’obiettivo del Governo è quello di conseguire nel 2022 una crescita del Pil superiore al 4%.

Secondo i dati diffusi dall’Istituto Italiano di Statistica, si stima che nel quarto trimestre del 2021 il Pil ‘espresso in valori concatenati’ e anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti del calendario e destagionalizzato, sia cresciuto dello 0,6% (al di là delle previsioni), rispetto al precedente trimestre, e in termini tendenziale del 6,4%.

La variazione acquisita del Pil per l’anno in corso è pari a +2,4%