LUIGI DI MAIO SI DIMETTE DAL COMITATO DI GRANZIA 5 STELLE

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

Il Ministro invia una lettera al presidente e al garante del Movimento 5 Stelle. Eccone uno stralcio: “ Penso che all’interno di una forza politica sia fondamentale dialogare, confrontarsi e ascoltare tutte le voci. Tutte le anime, anche chi la pensa in maniera diversa, devono avere spazio e la possibilità di esprimere le proprie idee. Continuo a pensare che sia fondamentale confrontarsi dentro il Movimento, perché il Movimento è casa nostra, ed è fondamentale ascoltare le tante voci esistenti, e mai reprimerle”
Interessante, davvero. Forse nel bignamino dello statista occorrerebbe aggiungere un capitolo, quello della memoria. Si ministro, è fondamentale dialogare all’interno di una forza politica e bisogna dare spazio a tutte le anime, anche a chi pensa in maniera diversa, compresi quelli che avete espulso senza pensarci due volte.
All’epoca non mi sembrò particolarmente disposto ad ascoltare anime diverse, punite per non aver dato fiducia a un governo nato contro del Movimento. Adesso si è “consumata” una metamorfosi inaspettata.
Quindi ecco come la penso: lei, ministro, è politicamente cresciuto, è diventato furbo ma artificiale come Renzi a SX. Cioè ha imparato a predicar bene e razzolare male. Oltretutto, precisamente come chi l’ha incoronata statista, ha una memoria labile e cade in falli clamorosi.
Racconti agli espulsi la sua teoria democratica dell’ascolto, vedremo cosa le risponderanno.
Cordialmente,