DI LUCIANO RAGNO
E’ già martedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Oltre ogni limite.
E’ su tutti i giornali. Un bambino di tre anni ha bisogno urgente di un intervento al cuore. Tutto è pronto all’ospedale “Sant’Orsola” di Bologna. Ma la famiglia , originaria del Modenese, chiede di fermare il bisturi. “Vogliamo che a nostro figlio sia trasfuso solo sangue di un no vax”.
Il “Sant’Orsola” ha chiesto l’intervento di un giudice.
Altra follia. Leggo un post: ” Un’amica infermiera, , da poco rientrata dal lavoro dopo la sospensione, mi ha raccontato i prelievi difficilissimi. Il sangue dei triplodosati è maionese”.
L’ AVIS : ” Basta bugie e leggende”.
Lascio il commento al mio illustre collega Goffredo Buccini del “Corriere della Sera”:
“No, non è solo una pittoresca protesta. Sotto la pandemia sanitaria si è diffusa ormai da tempo una seconda epidemia: quella della menzogna”.
Dalla commedia dell’arte alla tragica realtà. E’ tempo che cali il sipario.