DI FRANCESCO TRONCARELLI
L’avevo incontrata a piazza Indipendenza uscendo dalla redazione anni fa, Ciao Donatella, Scusi?, ma non sei Donatella Raffai? Si sbaglia, e invece era proprio lei, la conoscevo bene, era stata l’addetta stampa e curatrice di immagine di Claudio Baglioni (fu lei che inventò il look Agonia per lui, occhialoni e capelli lunghi lisci), ma aveva chiuso con se stessa e il suo passato e perciò negava l’evidenza.
Carlo Conti mi disse che l’avevano cercata per i Migliori anni sino in Francia dove si era “nascosta” ma si era negata. Come per un incredibile nemesi della sua esperienza televisiva, era diventata a sua volta una scomparsa di Chi l’ha visto mentre il mondo distrattamente andava avanti relegandola nel passato remoto dei ricordi.
Comunque era stata una grande giornalista, un volto rassicurante, una presenza immancabile nelle case degli italiani. Ma non sei Donatella Raffai? E lei rispose no a se stessa e al suo passato tornando alle origini, quando prese parte al film di Alberto Lattuada “I dolci inganni” un titolo che era un presagio di come sarebbe andata finire.
Ciao Donatella, hai trovato finalmente pace, che la terra ti sia lieve…