DI GIOACCHINO MUSUMECI
DOPO LA SOSPENSIONE DI CONTE E GIORNI CONVULSI che hanno portato a riunioni tra Grillo e i Big, salta fuori la prova cartacea che, da vecchio statuto, avrebbero potuto votare solo gli iscritti da più di sei mesi.
Vito Crimi recupera il documento vitale, già inviato ai giudici, per il ripristino della carica di Conte.
Però più di qualcosa non quadra: esisteva un regolamento scritto che avrebbe vanificato il ricorso degli attivisti, e nessuno dei Big, Grillo compreso ne era a conoscenza?
Ammettiamo che Il Giudice nel civile non abbia alcun dovere di verifica delle prove fornite ed emetta la sospensiva delle delibere che cambiavano lo statuto grillino. Ma questo è stato impugnato da un legale che a sua volta non conosce le regole dello statuto e rappresenta attivisti che a loro volta reclamano ad cazzum.
Dove sta la logica oltre il tentativo di inficiare Giuseppe Conte e basta.
Ecco le parole di Vito Crimi che ha ripescato il prezioso papiro: “ Di Maio ci mandò una mail in cui chiedeva di fissare questa regola: che le convocazioni online degli iscritti fossero aperte a chi avesse più di 6 mesi di anzianità. Ho telefonato ai colleghi del comitato di Garanzia che presiedevo, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, e ho risposto: diamo parere favorevole”. C’è stato “anche un verbale.” Quindi non si tratta di chiacchiere.
Ora però nasce un interrogativo: possibile che tutti, compreso Di Maio che inviò la mail, abbiano scordato l’esistenza di un documento così importante ..E Beppe Grillo, quello degli antibiotici e del condom, non sa nulla dei regolamenti ma viene chiamato in causa per risolvere le controversie…?
Crimi aggiunge che il documento “ Era noto a tanti attivisti”.
Provo un tale sgomento…
Son tutti smemorati
I grillini incazzati
di questo movimento.
