DI MASSIMO RIBAUDO
La terrificante vicenda ucraina dovrebbe insegnarci qualcosa in merito al nostro voto.
Per me la politica è anche una professione. Molto difficile.
Sono contrario ai metodi di selezione della classe politica da parte dei partiti italiani, ma non si può negare che i partiti storici, DC, PCI, PSI hanno saputo anche formare personalità di grossa caratura, pur con tutti i limiti umani e caratteriali.
Invece adesso vediamo in giro parecchi scalzacani. Gente a cui non faremmo parcheggiare la nostra automobile.
E non mi riferisco solo ad alcuni cinquestelle, o ad Orfini.
I peggiori sono Matteo Renzi e Matteo Salvini.
Con l’invasione in Ucraina Putin ha oscurato in modo assurdo le ragioni che pure la Russia aveva sul comportamento ucraino. Un comportamento ambiguo sugli accordi di Minsk e un giochicchiare pericoloso con la Nato.
Responsabilità della Nato, tutti pensano.
Responsabilità pure di Zelensky, dico io.
Ora l’aggressione lo trasforma in un eroe. E quindi Putin ha sbagliato tutto.
Però a me piace ricordare, contro la retorica eroica, che Zelensky faceva il comico. Non era avvezzo all’immenso peso di competenze che deve possedere chi governa un paese che sta a confine con la Russia.
Quando abbiamo bisogno di un impianto elettrico, chiamiamo un elettricista, non un cantante o un attore.
Perché si sa che chi tocca male i fili, a volte muore.