DI ANTONELLA PAVASILI
Me lo aspetto, diranno che è una fake.
Ma, se anche fosse, nulla cambierebbe.
Perché sono ragazzi, giovani che fino a ieri smanettavano coi cellulari, postavano foto, ascoltavano musica e credevano nel futuro.
Oggi indossano divise e si ammazzano l’un l’altro.
Buttati lì, sul campo di battaglia, come bombe umane.
Forza, combattete!
E loro combattono e magari non capiscono perché stanno uccidendo un loro coetaneo.
In questo screenshot un soldato russo, un giovane come i nostri ragazzi, scrive alla mamma.
Non sono in Crimea per esercitazioni, sono in Ucraina, è la guerra, ammazziamo anche i civili.
Ho paura mamma…
Ho paura mamma.
Ho paura mamma.
Ho paura mamma.
HO PAURA MAMMA…
Ha la divisa dell’esercito russo.
Ma è solo un ragazzo che ha paura.
E poco dopo morirà.
Il cellulare l’hanno recuperato frugando nella sua divisa.
Le sue ultime parole.
HO PAURA MAMMA…
Questa è la guerra.
Gridata da un soldato russo.
Questa è la guerra.
Che lo capisse chiunque provi, in qualsiasi modo, a giustificarla.
La guerra è un soldato che scrive a mamma.
HO PAURA MAMMA.
E non importa quale divisa indossi.
Potrebbe essere mio figlio.
Potrebbe essere vostro figlio.
È UN FIGLIO…CHE DICE A MAMMA…HO PAURA
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foto dal web