E’ ANDATO PROPRIO TUTTO BENE, VERO?

DI IVANA FABRIS

 

Continuiamo così, facciamoci fare del male.
Invece di andare in piazza a chiedere che il governo smetta con le sanzioni, che la finisca subito con questa linea folle e fortemente distruttiva per la nostra economia, cosa facciamo? Niente.

Siamo troppo impegnati a inveire contro il nemico. La Russia, ovviamente.

E già, però i governanti europei mica hanno scoperto adesso che senza petrolio russo non ne usciamo vivi, non sono così fresconi come ci piace pensare.
Inoltre, sapevate che l’America ha un surplus di produzione di gas che non sa come piazzare?

Peccato che noi poveracci non lo sapessimo, se no avremmo fatto la rivoluzione. Dalle tastiere, che altro?

Infatti, ci vogliono imporre a forza di comprare il loro gas a prezzi enormemente esorbitanti anche perché il costo del gas russo è il più competitivo da sempre.

Intanto la piccola e media impresa che faceva fatturato con la Russia è già finita. Ne sanno qualcosa gli imprenditori bresciani che sono già in gravissima difficoltà insieme a tanti altri nel nord-est che davano lavoro e da mangiare a migliaia di persone.

Dai, adesso, preoccupiamoci della pace che tanto la guerra per noi è già iniziata e neanche ci siamo accorti. E sarà una guerra sanguinosa perché fra cereali (un panino costerà presto quanto una bistecca), materie prime e risorse energetiche che ci verranno meno o che saremo costretti a comprare a prezzi allucinanti, la nostra vita verrà ridotta ad una lotta continua quotidiana per la sopravvivenza.

Come in Ucraina si salverà solo chi ha soldi. Tanti soldi.

Se pensate che esageri, non temete, lo vedrete presto e non verrà nessuno a salvarci.

Un capolavoro, questo degli USA che ha isolato non la Russia, ma l’Europa. Gli eletti della galassia, i dominatori dell’universo, ci stanno immolando sull’altare del loro profitto e della loro egemonia e finalmente si sono tolti pure il pensiero di dover fare i conti con una moneta troppo forte per loro, come l’euro.

La chicca è che Francia e Germania si salveranno anche grazie all’apertura nei loro confronti della Cina. Noi, invece, al tavolo di discussione di ieri non siamo neanche stati invitati. Sarebbe stato inutile farlo, probabilmente. Siamo troppo accucciati ai piedi dei nostri “salvatori” americani da 80 anni.

Pagherete caro, pagherete tutto. Ce lo faranno rimangiare a lacrime e sangue, lo slogan che gridavamo in piazza negli anni ’70.

È andato proprio tutto bene, vero?

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