DI RAFFAELE VESCERA
Ha visto bambina i massacri di Leningrado, ora Pietroburgo, aggredita dall’esercito nazista e difesa strenuamente dai russi, Yelena Osipova, sa cos’è la guerra e cos’è la pace.
Guerra e pace sono parte di se stessa e della grande letteratura russa.
E’ andata in strada a ottant’anni e più, per dire No alla guerra, solitaria con un cartello appeso al collo, metafora di una corda che regge il condannato a morte. Per questo arrestata dalla polizia di regime putiniano.
Liberata dopo sette giorni, è lì, di nuovo per strada, a dieci e più sottozero, ancora per dire No alla guerra.
Tacciano le bombe, parli la ragione, affinché Kiev non diventi una nuova Leningrado con decine di migliaia di vite distrutte dalle armi della ingorda stupidità umana.
___________________________________________________