GOVERNO E AUMENTO SPESE MILITARI: UNA BABELE DI PAROLE E POSIZIONI CONTRASTANTI

DI NICOLA FRATOIANNI

 

In queste ore il governo Draghi sta mettendo in atto un teatrino ridicolo sull’aumento delle spese militari.
Prima lo stesso Draghi, secondo il quale «l’aumento delle spese militari è un’indicazione, non un obiettivo».
Poi arriva il ministro della difesa che lo smentisce: «su aumento delle spese militari avanti senza tentennamenti».
E infine il segretario della Nato, che dà il benvenuto alla decisione italiana di aumentare le spese della difesa.
Inoltre, questo mattina il premier ha fatto confusione affermando che l’aumento delle spese per la Nato sia propedeutico alla difesa europea.
Una sciocchezza gigantesca, perché è esattamente l’opposto.
Una babele di parole e posizioni contrastanti.
Insomma, il balletto in corso dà esattamente l’idea della confusione e dell’ipocrisia di un esecutivo arrivato al capolinea, che per inerzia intende fare ancora danni.
Fermatevi.