SFOTTETE PURE, MA IO DI DRACULA NON MI FIDO

DI MARIO PIAZZA

 

Vorrei dire una cosa piccola piccola a quella moltitudine di persone che improvvisamente, per pura convenienza ideologica, hanno deciso di negare la natura umana rifiutando un meccanismo naturale che fin dalla nascita governa le nostre vite: il paragone.
Tutte le nostre scelte, ma proprio tutte tutte, nascono dai paragoni. Da bambini scegliamo una merenda perché ci piace più delle altre che abbiamo assaggiato, lo stesso avviene più tardi quando scegliamo un partner con cui condividere l’esistenza, e poi il lavoro, il quartiere dove abitare, la scuola per i figli, il medico di base, l’automobile.
Confrontare le cose è la nostra personale unità di misura.
Mi spiegate voi che arricchite i vostri sberleffi ideologici di “E allora le foibe?”, voi che accusate di benaltrismo chiunque faccia riferimento alla storia recente, per quale straccio di ragione non dovrei confrontare Kiev con Sarajevo, Baghdad, Sanaa, Asmara, Gaza o Beiruth?
Secondo costoro non dovremmo preoccuparci se a organizzare i donatori di sangue ci fosse il Conte Dracula o se a difendere i diritti degli omosessuali ci fosse Giovanardi e io invece mi preoccupo tantissimo, perché solo guardando al passato posso sperare di capire di chi posso fidarmi e di chi no.
Sfottete pure, ma io di Dracula non mi fido.