DI ANTONELLA PAVASILI
I riti della Pasqua e la loro intensità.
I giorni della carnalità di Cristo.
I giorni in cui si palesa drammaticamente la dimensione umana di Gesù.
Che vive il dolore, l’angoscia del tradimento, la sofferenza, la paura della morte.
Vive anche l’amore.
Un amore immenso, assoluto.
L’amore Suo verso l’umanità e anche l’amore di chi lo segue verso di lui.
Ecco, riflettevo su questo.
Se Gesù avesse oggi 33 anni che uomo sarebbe?
Starebbe su Facebook, a parlarci dalla sua bacheca di amore e generosità?
Posterebbe foto, scriverebbe pensieri, condividerebbe emozioni?
Avrebbe un profilo Instagram, con foto, video e stories?
Twitterebbe messaggi brevi dal suo profilo twitter?
Penso di sì.
Gesù è stato un uomo del suo tempo.
Ha parlato con i mezzi che aveva a disposizione quando è vissuto.
Ha divulgato amore, ha compiuto miracoli, ha sparso speranza.
Ha sofferto, gioito, amato come un uomo.
E, come un uomo, è morto.
Sì, ne sono sicura.
Starebbe su FB, su Instagram e anche su twitter.
Ma quanti amici avrebbe, quanti followers?
Quanti di noi gli chiederemmo o accetteremmo l’amicizia?
Quanti di noi condivideremmo le sue foto?
E quante volte dovrebbe subire gli attacchi di profili anonimi?
Chi lo difenderebbe?
Non deve essere stato facile difendere Gesù.
Mettersi contro tutto e contro tutti, credere e dire di credere ad uno che moltiplicava i pani e i pesci, che resuscitava i morti e guariva i malati.
Quanti di noi, oggi, avremmo il coraggio di farlo pubblicamente?
Di mettere il like o il cuoricino?
Me lo chiedo e penso che la fede dei nostri tempi, che si infiamma per la squadra del cuore o per il credo politico del momento, una fede che accende amor proprio e prevaricazione, non sarebbe così intensa per Gesù.
Lui non ha mai vinto campionati e non ha mai promesso l’abolizione delle tasse.
Ha sì riempito gli stadi di uomini e donne.
Ma erano gli ultimi.
E ultimi, oggi, non ci sentiamo nessuno.
Pochi seguaci avrebbe Gesù.
Ne sono certa.
Molti meno di quanti oggi, ne mettono la foto sul profilo.
E’ facile oggi.
Lo fai, raccatti il like e non rischi nulla.
L’amore, la fede invece, richiedono il rischio.
Che ben pochi saremmo disposti a correre.
Ecco perché, oggi, Gesù non ha 33 anni.
Ogni cosa a suo tempo.
E questo non è il tempo di Gesù.
Che, però, rimane sempre il più grande Uomo della storia dell’umanità.
Senza FB, Instagram, twitter…
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Nella foto, presa dal web, un particolare de Il Cristo velato di G. Sanmartino.
Quando la mano di Dio guida la mano dell’uomo.