DI GIOACCHINO MUSUMECI
L’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede contesta la decisione vaticana di far portare insieme la croce a una famiglia ucraina e una russa alla Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, presieduta dal Papa.
«L’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede, twitta l’ambasciatore Andrii Yurash, capisce e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull’idea di mettere insieme le donne ucraine e russe nel portare la Croce durante la Via Crucis di venerdì al Colosseo».
Peccato che l’ambasciata ucraina non approvi un iniziativa tesa alla riconciliazione e peccato che il senso della via Crucis non sia stato interiorizzato dall’ambasciatore Ucraino. Professarsi cristiani è molto più facile che esserlo interiormente.
Percorrere la via crucis e perdonare i peccati altrui è la prova più difficile che un essere umano possa superare, tanto più quando i peccati da perdonare sono orribili.
Ma temo che il desiderio di vendetta sia più forte di qualsiasi cosa e su questo si costruiranno altre guerre e altro dolore.