DI VINCENZO G. PALIOTTI
Gli US Open, versione WTA, si chiudono con la vittoria della giovane Naomi Osaka, 23 anni il prossimo 16 Ottobre, che ha battuto in finale la bielorussa Victoria Azarenka dopo quasi due ore di gioco con il punteggio finale di 1 – 6, 6 – 3, 6 – 3.
La giapponese conquista così il suo terzo titolo del grande Slam che si va ad aggiungere all’altro US Open del 2018 e quello dell’Australian Open del 2019 che la portò in vetta al ranking WTA, prima asiatica a raggiungere questo risultato nella storia del tennis. La Osaka ha vinto anche altri tre titoli del circuito vincendo in totale 6 finali su dieci disputate.
La gara di ieri notte ha visto la giapponese in difficoltà solo nel primo set, perso 1 a 6, con la Azarenka che riusciva ad aprirsi il campo anche con facilità mentre la Osaka trovava difficoltà ad entrare in partita e svincolarsi dal gioco che aveva imposto la Azarenka. Perso il primo quindi la Osaka si accende improvvisamente e consegna un doppio 6 – 3 nei due successivi set dove, trovate le distanze giuste, annulla ogni tentativo della bielorussa di riproporre il suo gioco.
La partita è stata forse meno spettacolare delle due semifinali che hanno visto l’uscita di Serena Williams che ha perso così l’ulteriore possibilità di completare il suo parlmares con tutte le prove del grande slam con l’US Open. Questa partita però ha dato a tutti la possibilità di ammirare la solidità fisica e mentale di questa atleta che si può dire avviata a riprendersi il primo posto del ranking, conquistato nel 2019 e che al momento è occupato dalla piccola australiana Ashleig Barty.
Nell’anno in corso la rivista Forbes la elegge quale atleta donna più ricca del circuito avendo incassato 37,4 milioni di dollari nel corso del 2019, battendo il record detenuto dalla “divina” Maria Sharapova che nel 2015 aveva guadagnato 29,7 milioni di dollari. Considerata l’età di Naomi e le sue doti, possiamo immaginare dove potrà arrivare.