DI LUCIANO RAGNO
E’ già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Fra la gente.
L’inferno non è solo le bombe in una guerra. E’ anche il silenzio in una villetta di un piccolo paese dove tutti si conoscono.
Accade a un passo da Macerata. Lui è vecchio ma ha la forza di assistere giorno e notte la moglie anziana paralizzata per un ictus e il figlio di 54 anni immobilizzato dopo un incidente.
Pensa lui a tutto. Non si sa il perché ma lentamente si isola dai parenti.
Lui un giorno ha un malore. Fatale. E , quello che è già un dramma, diventa un inferno. La moglie e il figlio, per loro invalidità, non sono in grado di chiedere aiuto. Sono bloccati a letto.
Immobili per due mesi.
La telefonata di una parente da Milano lancia l’allarme. Nella villetta vengono trovati i tre corpi in stato di decomposizione. Cominciano subito le indagini.
E ieri l’agghiacciante risposta dell’autopsia: lui è morto per il malore, la moglie e il figlio di fame e di sete.
Morire di fame e di sete. Nell’anno di grazia 2022. Inghiottiti dal buio della solitudine.
Fra la gente.
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Fonte dell’immagine: Pensierirotondi.com