DI GIORGIO CREMASCHI
Anche a Brescia come in tutta Italia oggi abbiamo manifestato contro il Disegno Di Legge sulla concorrenza di Draghi e compagnia.
Una proposta di legge devastante, che dà il via alla privatizzazione selvaggia di ciò che resta dei servizi pubblici, dell’acqua e dei beni comuni.
Una legge di svendita e saccheggio del paese a favore delle multinazionali.
Una legge che farà licenziare migliaia di lavoratori pubblici per sostituirli con appalti privati dove i dipendenti sono super sfruttati. Una legge che serve a ridurre le spese per sanità, scuola e servizi sociali, per aumentare quelle per armi e guerra.
Mario Draghi, fiduciario in Italia di multinazionali e NATO, usa il ricatto del PNRR per liquidare definitivamente i principi sociali e di pace della nostra Costituzione. Quindi il no al DDL è anche il no a Draghi, alla politica di privatizzazioni e guerra sua e del partito unico degli affari e delle armi che lo sostiene.
A Brescia il presidio contro il DDL concorrenza si è svolto in piazza Duomo, assieme a quello che dal 9 agosto raccoglie la mobilitazione e contro il maxi depuratore sul fiume Chiese.
Una devastante Grandi Opera che serve solo al sistema degli affari, verso il quale le istituzioni politiche sono totalmente succubi e complici.
Brescia ha da poco ricevuto il non certo onorevole riconoscimento di capitale europea dell’inquinamento, con la condanna a Bruxelles dell’Italia per i veleni nell’aria. Per questo la lotta contro il dominio degli affari e del profitto sulla politica e sulle istituzioni, a Brescia significa anche difesa immediata della salute.
Basta privatizzazioni, basta veleni.
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