“IN GUERRA LA PRIMA A MORIRE E’ LA VERITA'”

DI MARIO PIAZZA

 

I russi avrebbero minato le acque in cui pensavano di navigare trionfalmente alla conquista dell’Ucraina, peccato che seguendo la stessa logica siano state minate anche le spiagge di Odessa su cui nessun soldato russo ha ancora messo piede.
L’Europa taglia i due terzi delle importazioni di petrolio russo, tutto no perché il membro dell’unione più antieuropeo non è d’accordo.
Proprio una bella sanzione, è come illudersi che digiunando noi verrà messo sul lastrico un ristorante che da mezzo secolo ha una fila di ininterrotta di clienti che gira intorno all’edificio.
L’America per non fare incazzare troppo Putin rinuncia al proposito di inviare a Kiev i missili di medio raggio. Ma è lo stesso Putin che fino a ieri comandava una specie di armata Brancaleone allo sbaraglio? E’ quello che dovrà essere sconfitto a qualsiasi costo? Quello della cui rappresaglia nucleare ci hanno detto di non preoccuparci?
Occorre sbloccare il grano ucraino perché se non partono subito quei 25 milioni di tonnellate nel terzo mondo moriranno di fame a milioni, contemporaneamente teniamo sotto embargo i 35 milioni di tonnellate di grano russo e le navi che occorrono per trasportarlo.
Sembra una sceneggiatura scritta da un pazzo, un concerto destinato ai sordi, un affresco per la delizia dei non vedenti.
E’ morta la Verità ed è morta la Logica, gli unici in ottima salute sono quelli che tutti impettiti con le loro facce serie di circostanza ci scaricano addosso una minchiata dopo l’altra assolutamente certi che neppure faremo la fatica di spostarci un po’ più in là.