DI GIOACCHINO MUSUMECI
Mosca attacca l’Italia: discrimina i russi. Di Maio durissimo: “Basta con la mistificazione della realtà”
L’Italia non discrimina i Russi?
Infatti non è esatto, per la precisione oltre i russi, in Italia si discriminano anche gli italiani che non vogliono discriminare i russi, come viene abbondantemente suggerito da sciacalli mediatici di cui non avremmo necessità.
Non è forse stato scomodato il Copasir per indagare presunti blogger propagandisti Putiniani?
Il Corriere della Serva ha pubblicato stamane un elenco di personaggi ITALIANI noti e meno noti, indicati in un millantato report dei servizi che l’autrice del pezzo furbescamente si guarda bene dal pubblicare affinché possiamo verificare lo scoop.
Non sono state forse compilate liste di proscrizione, divulgate attraverso i media, di personaggi pubblici e politici definiti putiniani, bollati e licenziati da istituzioni accademiche?
Non è stato fatto il tentativo di bannare Dostoevskij dai corsi di studio universitari?
Non è stato Roberto Bolle a sostenere pubblicamente che non inviterà i ballerini russi, seppure senza colpe, al suo programma?
Non è forse scomparso Marc Innaro dalle reti Rai solo per aver annotato l’espansione Nato ad est geograficamente evidente come il sole di questi giorni ardenti?
Non sono state escluse tre violiniste Russe dal concorso musicale Lipizer?
Il ministero degli esteri non ha forse provato a escludere dalla giuria del Premio Strega Evgenij Solonovich il più grande italianista Russo reinserito solo dopo lo scandalo suscitato dall’improvvida iniziativa e la scoperta che Solonovich invece è nato in Ucraina?
Non è forse avvenuto che il proprietario del ristorante di specialità Russe a Roma, come ha scritto Fanpage, abbia dovuto cambiare insegna dopo ripetute minacce anonime e boicottaggi da parte di clienti che lo affollavano regolarmente prima del conflitto?
Non è forse vero che a Brescia, come ha scritto il “ Giornale di Brescia” e riportato il Fatto Quotidiano, un liceale è stato aggredito e picchiato dai compagni di classe che lo accusavano per le origini russe della madre?
Non è forse vero che Lorenzo Valloreja, responsabile dell’associazione “Amici Italiani della Russia” ha dichiarato al quotidiano locale di Pescara che la comunità russa vive momenti di grave apprensione e paura per l’incolumità dei cittadini russi?
Onestamente non so cosa intenda Di Maio con “discriminazione e mistificazione” ma è risaputo che la lingua italiana non sia proprio il suo forte. Se esiste un isteria antirussa, c’è proprio da chiedersi a chi attribuire le responsabilità dato che le bugie sono una costante istituzionale.
Se il ministro fosse tanto deciso anche a favore del suo stesso partito, oggi nessuno dubiterebbe della sua onestà intellettuale ma siamo incerti per via di possibili “mistificazioni”. Non basta essere ministro degli esteri, bisogna conoscere anche le realtà spicciole del proprio paese, quelle da cui si è nati.
Ma oltre ogni cosa mai scordare le discriminazioni a cui gli Italiani sono stati sottoposti negli Usa durante e dopo la seconda guerra mondiale. Erano infatti frequenti manifesti come quello in foto in cui eravamo assimilati a reietti nazisti e cinesi.