REFERENDUM SI, REFERENDUM NO

DA REDAZIONE

 

Il referendum è uno strumento di sovranità popolare che consente ai cittadini di negare o confermare il proprio favore su un tema che attiene la nostra vita sociale. Ma chiamare gli elettori a esprimersi su questioni importanti, spesso a fondamento della convivenza civile, affinché questi possano rappresentare con cognizione di causa la propria preferenza, presuppone una conoscenza approfondita della materia.

Quindi, un conto è chiedere se si è contrari o favorevoli al divorzio o all’aborto, altro è domandare cosa ne pensano su tematiche complesse non sempre potabili per tutti. Difatti, se tutti sanno cosa significa divorziare o abortire non tutti sono a conoscenza di cosa significhi, per esempio, la responsabilità civile di un magistrato ovvero della valutazione degli avvocati su di essi.

Per altro, su certe questioni non sempre è possibile rispondere con un SÌ o un NO categorico, quanto piuttosto con un ragionamento articolato.

È il caso dei cinque quesiti che il 12 giugno prossimo verranno sottoposti al vaglio popolare. Nello specifico, oltre ai due già citati si tratta di valutare l’eventuale incandidabilità dopo una condanna, la custodia cautelare durante le indagini e la separazione delle carriere dei pubblici ministeri e i giudici.

Tutti temi non di facile approccio e di esaustiva comprensione per una buona parte degli elettori. Aggiungiamo pure che sulle varie schede non troveranno una domanda secca e facilmente comprensibile, ma un testo più o meno articolato nel modo seguente:

Volete voi che siano abrogati: l’”Ordinamento giudiziario” approvato con regio decreto 30 gennaio 1941, n.12… limitatamente alla seguente parte: art.192, comma 6, limitatamente alle parole: “, salvo che per tale passaggio… la legge 4 gennaio 1963, n.1… limitatamente alla seguente parte: art.18, comma 3: “La Commissione di scrutinio dichiara… ; il decreto legislativo 30 gennaio 2006, n.26, recante «Istituzione della Scuola superiore della magistratura… a norma dell’art. 1, comma 1, lettera b), della legge 25 luglio 2005, n.150… limitatamente alla seguente parte: art.23, comma 1; il decreto legislativo 5 aprile 2006, n.160, recante “Nuova disciplina… a norma dell’art. 1, comma 1, lettera a), della legge 25 luglio 2005, n.15… modificazioni e integrazioni ad esso successivamente apportate, in particolare dall’art.2, comma 4 della legge 30 luglio 2007, n.111 e dall’art.3-bis, comma 4, lettera b) del decreto-legge 29 dicembre 2009, n.193, convertito, con modificazioni, in legge 22 febbraio 2010, n.24, limitatamente alle seguenti parti: art.11, comma 2, limitatamente… … …

Da impazzire! E questo è solo una parte di uno dei quesiti. Per il testo completo di tutti è cinque basta andare sul sito del Ministero dell’Interno per rendersi conto della follia lessicale esposta sulle diverse schede.

Ora si ha voglia di dire che la chiamata diretta dei cittadini a decidere su leggi è ordinamenti è un esercizio di grande democrazia, ma se questi non vengono messi nella condizione di poter pienamente comprendere per cosa si vota e quali sono le implicazioni in caso di abrogazione di certe leggi, il ricorso al referendum diventa fuorviante e demagogico, oltre che una spesa per le casse pubbliche di significativa entità. Aggiungiamo pure che, allorquando i quesiti sono molteplici, le difficoltà di avere contezza della loro essenza è ancora maggiore. E non si venga a dire che giornali e tv si diffondono in spiegazioni, perché sappiamo tutti qual è il grado di efficacia dei chiarimenti esposti su tematiche complesse, le quali spesso presuppongono anche un grado di conoscenza della materia giuridica.

In conclusione, diciamo che il referendum è e rimane uno strumento democratico, ma solo a condizione che il quesito posto sia singolo e di immediata e completa comprensione da parte della quasi totalità dei cittadini, indipendentemente dal grado di istruzione e cultura individuale. Non essendo questo il caso, è ipotizzabile una scarsissima partecipazione popolare acuendo ancor di più la disaffezione verso la politica.

Di Mimmo Mirarchi
7 Giugno 2022
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