DI GIOACCHINO MUSUMECI
Secondo le info più comuni la Russia è isolatissima grazie al tentativo occidentale di inibire le risorse utili nella drammatica guerra di invasione. Lo sforzo europeo si è concentrato principalmente nelle sanzioni economiche e gli aiuti militari ma più di qualcosa sta andando storto.
La Russia continua ad avanzare e gli spiragli per le trattative diminuiscono. Non si vede la fine della guerra ma il mondo va avanti anche per Mosca e senza i contributi europei e atlantici. Questa non è certo una buona notizia per coloro che paventavano Mosca soffocata dall’azione combinata del mostro finanziario occidentale e quello militare ucraino foraggiato da Usa e Ue.
L’occidente deve necessariamente corroborare Kiev, dopotutto siamo stati proprio noi a garantire assistenza nello scenario devastato a cui assistiamo ora.
Ma quando si è giunti tutti insieme sull’orlo del precipizio, nessuno ha consigliato di evitare lo scontro.
L’Ucraina è stata letteralmente precipitata nel baratro abbagliata da impossibili prospettive di rapidi ingressi in Nato e Ue. Un errore strategico di cui dovremo rispondere quando la distruzione in Ucraina sarà così massiccia da portarci a due soli possibili esiti: guerra globale o trattative forzate.
Kiev ha sempre subito pressioni da Mosca ma è stata ingannata dall’occidente, e non ha valutato correttamente il costo in termini di vite e distruzione che comporterà una guerra lunga.
L’occidente invece, è evidente, ha enormemente sottovalutato le strategie russe. Il tour sudamericano di Biden è letteralmente fallito e gli Usa non hanno trovato nei vicini la sponda desiderata per stritolare la Russia.
Nonostante l’apparato propagandistico monster e la medusa economica occidentale scagliata contro Mosca, di pietra vedremo la facce di tutti esclusa quella di Putin.
Pare che la Russia in panne sia ancora molto attrattiva: al forum internazionale dell’economia di San Pietroburgo che si terrà dal 15 al 18 Giugno parteciperanno più di 115 nazioni su 208 nel mondo e queste invieranno al forum oltre 2700 persone di cui 1000 dirigenti d’azienda.
Ciò secondo Anton Kobyakov, consigliere del presidente russo Vladimir Putin, sarà vero? Lo sapremo tra qualche giorno ma se così fosse, avremmo la conferma che mezzo mondo non segue le strategie economiche occidentali e anzi le rifugge nel chiaro tentativo di creare nuove alternative e nuovi circuiti finanziari.
Mezzo mondo, quello più popoloso, e anche più ricco di risorse, specula su tutto ciò che accade a oriente, fronte di cui effettivamente l’informazione non ci fa sapere niente oltre una Russia isolata a chiacchiere.