MISSION: IMPOSSIBLE

DI MARIO PIAZZA

 

Saranno stati politicamente poco lucidi e culturalmente confusi ma nel 2018 erano tanti. Quasi nove milioni di elettori (un terzo del totale) che dopo aver assaporato un travolgente successo e nutrito speranze surreali oggi vagolano tra noi come zombie, feriti a morte dal tradimento del loro padre Grillo e del figliuolo Giggino per non parlare degli spiriti santi di Gianroberto prematuramente asceso al cielo e del Dibba in cerca d’autore o meglio dei diritti d’autore che nessun non-statuto può portargli via.
E’ a questo popolo di “traditi” che Conte, Giuseppi per gli imbarazzanti amici di oltreoceano, si sta rivolgendo per non disperdere del tutto un patrimonio di idealismo ed energia che avrebbe meritato ben altro impiego che assicurare carriere politiche a una saccocciata di opportunisti senz’arte né parte.
Non ce la può fare, il Giuseppe. Farebbe meglio ad abbandonare un marchio diventato ormai sinonimo di tradimento e a mettere in piedi un nuovo partito sotto il cinque per cento rigorosamente d’opposizione, che in tempi di pappe omogeneizzate “destrocentrosinistre” sarebbe pur sempre qualcosa…
Non dico di utile, ma almeno di decente.
Auguri, professor Conte