DI NICOLA FRATOIANNI
Questa mattina ero in piazza del Popolo a Roma, ancora una volta al fianco di lavoratori e lavoratrici alla manifestazione indetta dalla CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro per il diritto alla Pace e ad una vita dignitosa.
La guerra in Ucraina non accenna a fermarsi, anzi continua ad allargarsi, con tutte le sue terribili conseguenze ed effetti, sia sulla popolazione civile che sul piano sociale.
Il costo della vita continua ad aumentare drammaticamente, a partire dal prezzo di energia, carburanti e materie prime.
Serve un cambio di passo.
Serve innanzitutto una vera iniziativa diplomatica, più decisa e concreta. Basta considerare l’invio delle armi come unica soluzione possibile.
Serve poi un tetto ai prezzi del gas e dell’energia, anche al livello internazionale.
Serve tassare a dovere i miliardi di profitti che compagnie energetiche e non solo stanno accumulando e redistribuire reddito e ricchezza, per sostenere chi è più in difficoltà.
Serve, in sostanza, che il governo Draghi smetta di ripetere che va tutto bene, si faccia coraggio e inizi ad imboccare la strada giusta.