IL MIRACOLO DELLA VITA…

DI ANTONELLA PAVASILI

 

In spiaggia.
Tardo pomeriggio, il sole è dolce, la sabbia non scotta, e la brezza che soffia il mare è fresca.
È l’ora dei bambini e degli innamorati.
C’è una coppia di adolescenti che si scambia effusioni.
Distesi sullo stesso telo si accarezzano dolcemente, si baciano, si vivono.
Il mondo intorno per loro non esiste, ne sono sicura.
Belli. Belli belli.
Poco distante anche una coppia di anziani si ama.
Teneramente.
Lei cosparge lui di protezione solare.
Lui aggiusta l’ombrellone per fare ombra alla sdraio di lei.
Seduti l’uno accanto all’altra si parlano con i gesti dell’abitudine, si accarezzano con gli occhi, si vivono.
Belli. Belli belli.
Arriva una giovane coppia con un neonato.
È proprio piccino, avrà al massimo due mesi.
Mi colpisce il braccialetto d’oro al polso minuscolo.
Sarà stato battezzato da poco, penso.
Boh…
Il papà lo tiene in braccio, lo stringe dolcemente, lo bacia teneramente.
La mamma li guarda e forse pensa con orgoglio di aver creato lei questo capolavoro di tenerezza.
Si avvicina e sfiora il bimbo appoggiando la mano su quella di lui.
Si guardano, si vivono ed è un’esplosione di tenerezza.
Belli. Belli belli.
Mi sembra di respirarlo l’amore che viene da quei tre.
Ha il profumo del latte e della pelle dei bambini.
Li guardo e penso che i genitori non dovrebbero mai dimenticarlo quel profumo.
Mai.
Anche quando magari si smarriscono nei sentieri della vita.
La vita, già.
Che corre e scorre.
Bizzarra, imprevedibile, a volte feroce.
Ma che è sempre un miracolo.
Che nel tardo pomeriggio di un giorno di luglio in riva al mare somiglia a due adolescenti o a due anziani.
E che ha il profumo di una mamma, di un papà e del loro bambino…